
Benvenuti nel mondo dell’Advergame
L’ADVERTISING ASSOMIGLIA SEMPRE DI PIÙ A UN GIOCO…
160 miliardi di dollari: questo è il giro d’affari che l’intrattenimento fornito dai videogiochi muove a livello mondiale; di conseguenza anche i brand sono alla ricerca del modo giusto per inserirsi nel nuovo contesto. L’Advergame, ovvero la possibilità di costruire un’esperienza per il consumatore basata sui valori o prodotti che si intendono comunicare, è per i duri che vogliono iniziare a giocare.
… E IL BRAND FA PARTE DEL GIOCO.
Il pubblico è cambiato rispetto al passato: non è più passivo, ma una platea attiva e sempre più difficile da ingaggiare. Inoltre, la capacità di concentrazione delle persone sta diminuendo a causa del bombardamento continuo prodotto da stimoli e call to action. Il pubblico di oggi è quindi sempre più alla ricerca di una buona motivazione per dedicare attenzione ed è quindi necessario, non più un opzione, considerare la persona al centro di ogni progetto di comunicazione. L’Advergame si pone quindi come una delle modalità più adatte a raggiungere questo scopo.
CASI CONCRETI DI ADVERGAME.
Parlavamo poco fa di “esperienza basata sui valori o prodotti che si intendono comunicare”. Tra gli esempi più virtuosi e creativamente validi c’è sicuramente la Stevenage Challenge di Burger King, caso conclamato di Advergame di successo.
Ma se vogliamo guardare a chi si è mosso più recentemente, abbiamo sicuramente Chiara Ferragni in pole position. Rescue Matilda, gioco sviluppato insieme alla piattaforma Gamindo, ha fornito un’esperienza volta a promuovere la nuova collezione del marchio da un lato e a spingere sui brand value del brand dall’altro. L’Advergame realizzato è molto semplice nella sua meccanica: salvare il bulldog dell’influencer, appunto Matilda, vestendo i panni della Ferragni stessa in tutti i sensi. Nella fase iniziale è infatti possibile customizzare l’avatar con i capi e gli accessori della nuova collezione, con la possibilità di visitare alla fine di ogni livello lo store online per l’acquisto degli stessi. La costumer journey è stata attentamente progettata quindi attorno a una storia che i follower della Ferragni hanno sentito vicina: le bocche giganti da schivare sembrano una perfetta rappresentazione metaforica degli haters che ogni giorno l’eroina di Instagram si trova ad affrontare. L’immedesimazione e la vicinanza diventano quindi parte dell’esperienza.
SERVE SEMPRE UN BUONO METODO.
Per creare un’esperienza rilevante occorre sempre studiare una strategia in linea con gli interessi e i gusti dell’audience di riferimento. Per fortuna ci siamo noi! The Method fa sì che tutti gli attori in campo siano soddisfatti sia del formato che del linguaggio utilizzato. Se non ci credi, mettici alla prova.